domenica 24 febbraio 2013

INTERVISTA A JUAN PEDRO SERNA - SYSTEMA


Articolo di Frank Arias e Juan Pedro Serna pubblicato il 12 maggio 2011

Frank Arias, uno degli istruttori avanzati del Systema Headquarters di Toronto, è stato intervistato dal capo istruttore di Systema in Spagna Juan Pedro Serna riguardo la sua comprensione, il suo addestramento e il suo modo di insegnare l’arte.
Juan Pedro e Frank hanno gentilmente tradotto quest’intervista dallo spagnolo per farla leggere e apprezzare anche a noi.

Juan Pedro Serna: Come hai incontrato la prima volta il Systema?
Frank Arias: Nel 1996, la vigilia di Capodanno, mi sono ritrovato in una situazione in cui mi sono dovuto difendere da più aggressori. Me la sono cavata in quella pericolosa circostanza grazie alla mia precedente pratica di arti marziali (orientali). Dopo quella volta il mio interesse per le arti marziali rinacque, e mi misi a cercare qualcosa che potesse aiutarmi ad essere preparato per quel tipo di situazione imprevista.

Juan Pedro: In che modo il Systema ha influito su di te come persona e artista marziale? Oppure forse è meglio chiederti come lo ha fatto Vasiliev…
Frank: E’ difficile comprimere tredici anni di Systema in poche righe, ma ci provo…
L’addestramento in sé per sé mi ha sempre tenuto a migliorarmi e progredire continuamente. Il tempo in classe è stato il combustibile che mi ha fatto appassionare e scoprire così molto di me stesso. E’come un processo infinito, e personalmente lo sento come una cosa buona.
Il cambiamento maggiore avvenne quando Vladimir mi chiese di concentrarmi, addestrarmi e aumentare le mie abilità per diventare un istruttore. Mi spiegò che quando diventi un istruttore, lo sviluppo del Systema continua e si può migliorare molto in quello che si fa. Aveva ragione.


Insegnando, mi rendo conto ancora meglio delle mie responsabilità verso gli altri, e quindi ho bisogno di essere il più possibile sincero e “pulito” in ogni aspetto della mia vita. E capisco sempre di più gli insegnamenti di Vladimir. Devi essere coscienzioso presente per aiutare gli altri nel loro percorso. Ho ricevuto molto, e pertanto sono molto riconoscente sia verso Vladimir che verso il Systema.

Juan Pedro: Quali sono gli aspetti principali del Systema? Come ne definiresti i principi più importanti?
Frank: I quattro principi cardine del Systema sono respirazione, rilassamento, postura e movimento. Da questi, si impara a fidarsi del proprio intuito, affinare i sensi, liberarsi dalla tensione e acquisire un alto livello di fluidità.
A un principiante queste cose possono sembrare semplici e dirette, ma procedendo nell’addestramento, ci si accorge che in realtà sono concetti molto complessi e profondi. Ad esempio, il movimento non è definito solo dal corpo fisico, ma anche dal proprio pensiero, intenzione ed emozione. Se usato correttamente, ogni principio produce effetti positivi. Conoscere sé stessi è l’obbiettivo principale del Systema.

Juan Pedro: Che tipo di persone pratica il Systema?
Frank: Che tu sia un soldato o un civile, questo tipo di lavoro ha un sacco di cose da offrirti. Da agenti di polizia fino a impiegati e casalinghe, gente di ogni età, cultura, forma fisica e abilità si addestrano insieme nello stesso spazio. Fondamentalmente, il Systema è per tutti.

Juan Pedro: Di recente hai tenuto un pò di seminari in America latina destinati a unità di polizia. Quali sono stati i risultati? Come è stato ricevuto il Systema da quelle parti?
Frank: In sud America c’è un sacco di crimine, da quello da strada fino alla corruzione governativa. Rapimenti, accoltellamenti e rapine a mano armata accadono troppo spesso. Mi sono sorpreso nel sapere che fra le persone che ho incontrato lì, molte erano già state rapinate due o tre volte. Ci sono molte agenzie di sicurezza che forniscono guardie del corpo. Ho scoperto che la polizia cerca di imparare a controllare e sottomettere il reo, senza violare i suoi diritti umani.
La mia esperienza con i Marine fu differente. Loro volevano imparare delle cose pratiche da usare nella vita reale. Non erano interessati al lato agonistico delle arti marziali. Tuttavia, una volta visto l’addestramento, si sono resi conto di ciò che il Systema aveva da offrirgli. Ma, testato nel tempo, il Systema è vivo e forte ancora oggi.

Juan Pedro: Il carattere latino è molto diverso da quello russo. Come si adatta al Systema?
Frank: Senza ricorrere a stereotipi, dirò che i latini sono conosciuti per la loro passionalità e il loro sangue caldo. Infatti, questo poetico romanticismo è celebrato dalla loro cultura. Questo laddove i russi sembrano mostrare meno emotività e apprezzare di più l’autocontrollo. Come si fa, con il Systema? Potrebbe essere una sfida, per i latini, poiché essi tendono ad essere molto emotivi, e quindi è più difficile per loro essere distaccati in quello che si trovano a fare. Ma il Systema può dare l’opportunità di accedere a un alto livello di abilità e spiritualità.

Juan Pedro: Il Systema non allena specifiche tecniche. Una domanda ricorrente è “Come si fa a imparare un arte marziale senza praticare tecniche?”.
Frank: Uno dei fondamenti principali è il movimento. Attraverso di esso, la tecnica è conseguenza. Il Systema non insegna tecniche specifiche perché in questo caso queste sarebbero risposte preformulate, meccaniche.

Juan Pedro: Quale consiglio vuoi dare a chi si è avvicinato da poco alla pratica del Systema?
Frank: Praticate con la mente aperta. Non lasciate che vecchie abitudini o pregresse conoscenze ostruiscano lo sviluppo di questa arte marziale. Il Systema non segue dei passi specifici o già formulati. All’inizio può essere frustrante per i nuovi studenti, ma se ne afferrano il senso, ne trarranno subito dei benefici. Non ci rendiamo nemmeno conto di quanta tensione accumuliamo e conserviamo nel nostro corpo. Se ce ne accorgiamo, possiamo liberarcene ed essere pronti ad usare la fluidità e l’efficacia del Systema.

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